THE HATEFUL EIGHT. Una pellicola tra storia, suspense e mistero

The-Hateful-EightIl 4 Febbraio 2016 è uscito nelle sale dei cinema italiani l’ottavo film di Quentin Tarantino: “The Hateful Eight”. Questo è il secondo western del regista dopo Django unchained, ma è un western pieno di mistero, si potrebbe quasi definire un giallo che si muove tra i ricordi della guerra civile, l’odio degli sconfitti e la lotta per la libertà. Questa volta però una delle cose che colpisce di più del film è la scelta del regista di utilizzare un formato Ultra Panavision 70 millimetri, inutilizzato da circa cinquant’ anni, che prevede delle scene aggiuntive rispetto alla semplice proiezione utilizzata dai cinema. Qui a Roma c’ è la possibilità di vedere questa versione nello studio 5 di Cinecittà con circa tre minuti di scene inedite e in lingua originale.

La storia comincia su una strada innevata del Wyoming, all’ indomani della guerra civile, dove la diligenza di John Ruth (Kurt Russel), il cacciatore di taglie chiamato “il boia” per la sua abitudine di consegnare vivi i prigionieri e condannarli in questo modo alla forca, incontra Marquis Warren (Samuel Jackson), un nero cacciatore di taglie diretto come il primo a Red Rock.

Una tempesta di neve incombe su di loro quindi Warren convince John Ruth a farlo salire sulla diligenza, ma insieme a loro c’è qualcun altro: Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigt), la preda del boia. Proprio a causa di quest’ ultima si rende necessaria una seconda sosta in cui i tre incontreranno Chris Mannix (Walter Goggins), un sudista promosso a capo sceriffo di Red Rock, che si unisce a loro nel viaggio verso la città. La tempesta li costringe però a fermarsi all’ emporio di Minnie; dove al posto dei proprietari trovano 4 sconosciuti: Bob “il messicano” (Demian Bichir), che afferma che la stessa Minnie gli ha affidato l’emporio durante la sua assenza, Oswaldo Mobray(Tim Roth), il boia di Red Rock, il generale sudista Sonford Smithers e un certo Joe Gage(Michael Madsen).I tre intuiscono subito che qualcosa non va ,ma non riescono a trovare l’ ultimo tassello del puzzle, quello fatale.

Anche se la critica si divide, questo film si rivela comunque un successo. La suspense è altissima, i colpi di scena strabilianti e ovviamente non mancano le classiche scene in stile Tarantino, che a lunghi e intensi dialoghi alternano scene splatter impressionanti. Il tutto è poi accompagnato dalle meravigliose musiche di Ennio Morricone, che proprio per questo film ha vinto quest’ anno l’oscar per la miglior colonna sonora.Una pecca del film è forse la durata notevole di circa tre ore. Il film potrebbe essere molto amato dai fan del genere, ma assolutamente sconsigliato alle persone che si impressionano facilmente.

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